Le memorie del signor Goldoni

Attori: Marta Comerio, Ruggero Dondi

Regia: Marta Comerio

“ La mia vita non è interessante, ma potrebbe capitare che tra qualche tempo, si trovi nel cantuccio di un’antica biblioteca una collezione delle mie opere. Si sarà forse curiosi di sapere chi fosse quell’uomo…”
Chi fu Carlo Goldoni? Avvocato veneziano, commediografo avventuriero onorato…
Di sicuro un uomo che ha dato tutta la sua vita per il teatro.
Per la sua idea di teatro.
Alla ricerca del Vero, del Naturale, del Meraviglioso, in un momento storico in cui erano le maschere, le farse a dominare le scene.
Un Teatro che ancora oggi ci insegna a guardare al mondo e agli uomini con curiosità, amore e ironia: capace di innalzare il reale a fatto d’arte.
Una grande storia di teatro che vogliamo raccontare perché il mondo di Goldoni non è poi così lontano dal nostro.
Le pagine dei Memoires, ci rivelano un uomo profondamente umano: riaffiorano dal passato i ricordi d’infanzia, il primo incontro con i comici, la disavventura al Collegio Ghislieri, la Riforma, le attrici, gli amori, la vita in palcoscenico, le prove, i viaggi continui, “l’esilio” di Parigi, che lo accoglierà fino alla morte, perché in Italia l’Abate Chiari e il Gozzi gli facevano una concorrenza sleale e Goldoni era solo, disarmato di fronte alla miserie e alle malignità che tanto spesso il teatro porta con sé.
L’umanità, l’ironia, la malinconica dolcezza e la furia teatrale del Signor Goldoni prenderanno vita attraverso l’interpretazione di Ruggero Dondi, attore con una lunghissima e felice carriera teatrale cominciata al Piccolo Teatro di Milano.
Ci sono incontri che non bisogna mancare. E a vent’anni dalla morte del mio maestro Giorgio Strehler, che avrebbe tanto voluto mettere in scena i Memoires, questo per me vuol essere un omaggio a Goldoni e Strehler.
Due grandi Maestri, che hanno dimostrato con la loro vita come il Teatro, con altri gesti degli uomini, possa aiutare questo mondo a farsi diverso e migliore .
«Dovete provarci cominciando da voi stessi», ci diceva Strehler, «Luci tenui che nella vastità delle ombre brilleranno come stelle».

Le memorie del signor Goldoni